La sostenibilità cattura così sempre più attenzione nel dibattito pubblico, ed è giusto chiedersi se anche l’industria della stampa personalizzata faccia il suo. Vediamo allora il caso del marchio Stanley Stella, e come esso funga da guida per tutti coloro che, nel loro piccolo, vogliano coniugare ecologia, equità sociale e personalizzazione.
Cosa Rende una Stampa Personalizzata Sostenibile?
Se calcoliamo l’intero processo che c’è dietro alla personalizzazione di un capo d’abbigliamento, possiamo identificare 3 fattori principali che influenzano la sua sostenibilità. In ordine di importanza, abbiamo:
- La filiera produttiva del capo d’abbigliamento stesso
- La tecnica di stampa utilizzata
- La distribuzione, o consegna, del capo personalizzato
Il grado con cui ciascuno di questi tre aspetti impatta, nel suo “piccolo,” sul processo di personalizzazione andrà a definire quella che è la sostenibilità finale di tutto quanto. Vediamoli quindi nello specifico.
Filiera Produttiva del Capo d’Abbigliamento
E’ forse l’aspetto più importante dei tre sopra citati. Un aspetto che investe non solo l’ambiente, ma anche – per cosa sappiamo del funzionamento dell’industria manifatturiera tessile – l’aspetto sociale.
Infatti la produzione di un capo d’abbigliamento è qualcosa che influisce su una molteplicità di settori industriali, dall’approvvigionamento delle materie prime all’imballaggio, spalmati su più continenti. Da cui, la denominazione appunto di filiera produttiva.
Tecnica di Stampa
Ogni tecnica non solo presenta pro e contro (a volte sia in termini assoluti, altre volte in relazione alle altre tecniche prese in considerazione) relativi alle qualità e velocità di stampa. Ma anche per quanto riguarda il più o meno marcato impatto ambientale.
Ci sono due fattori, in merito alla tecnica di stampa, che ne influenzano la sostenibilità:
- La tipologia di inchiostri utilizzati
- La quantità degli stessi
Vi sono quindi tecniche di stampa che spiccano per la loro capacità di minimizzare l’impatto ambientale, come le stampa DTG (Direct-To-Garment) e DTF (Direct-To-Film). Tecniche queste che vedono l’utilizzo di inchiostri a base di acqua. E tecnica, la stampa DTF, che eccelle per il suo ridotto consumo di inchiostri.
Discorso a parte merita la questione del ricamo, che, ovviamente, rappresenta la soluzione più ecologica. Ma il cui utilizzo, però, viene solitamente ristretto a quando la personalizzazione richiede l’apposizione di iniziali o semplici loghi, non immagini particolarmente complesse.
Distribuzione e Consegna
Potrebbe non essere così immediato ma anche la distribuzione della vostra maglietta personalizzata ha il proprio ruolo.
La distribuzione di un capo personalizzato, è, in sé, una fase sostanzialmente fissa. Non varia a seconda della quantità di capi da consegnare. Ne consegue che, avviare l’intera fase di distribuzione per una sola maglietta personalizzata andrà ad avere un impatto ambientale molto maggiore rispetto alla consegna di un ordine composto da 50 o 100 pezzi.
Il Caso di Stanley Stella: La Sostenibilità Tout-Court
Stanley Stella è un’azienda belga fondata da Jean Chabert che fa della sostenibilità la sua ragione d’essere. Ma in cosa risulta essere diversa da tutte (o quanto meno da molte) le altre aziende che strizzano un occhio all’ambiente?
La differenza risiede nel fatto che l’impegno di Stanley Stella non si esaurisce solamente nell’azione volta a ridurre le emissioni di carbone lungo tutta la filiera ma la sostenibilità di cui si fa carico riguarda anche l’aspetto sociale dell’intera produzione.
Impegno su due livelli, sociale ed ambientale, che sono cristallizzati in quella che si potrebbe definire la Carta di Stanley Stella, ossia il documento con cui l’impresa belga ha deciso di mettere nero su bianco la sua mission aziendale.
Vediamoli entrambi più nello specifico.
La Sostenibilità Ambientale
Essendo la filiera produttiva tessile un processo che coinvolge molteplici settori, anche l’azione di Stanley Stella avviene su più livelli. L’impegno dell’azienda belga dal punto di vista ambientale è infatti volto a:
- Selezionare attentamente le materie prime, in modo tale che rispondano a precisi requisiti di sostenibilità e di preservazione della biodiversità
- Usare energia proveniente da fonti rinnovabili
- Ridurre le emissioni di CO2
- Minimizzare la quantità di rifiuti del processo produttivo, andando a premiare la circolarità della produzione
Impegno ad ampio raggio che ha reso l’azienda belga un modello da imitare per tutte le imprese dell’industria tessile che vogliono minimizzare il proprio impatto ambientale.
Che Certificazioni Possiede Stanley Stella?
E’ utopistico pensare di potersi fidare semplicemente in base a quello che un’azienda dice di fare. Ecco che allora ci sono particolari certificazioni che confermano la concretezza dell’impegno dell’azienda belga.
Stanley Stella possiede infatti svariate certificazioni rilasciate da organismi indipendenti che attestano la qualità della sua filiera produttiva. Tra queste, le più importanti sono:
- Certificazione OCS – Organic Content Standard
- Certificazione GOTS – Global Organic Textile Standard
- Certificazione GRS – Global Recycle Standard
- Certificazione Oeco-Tex
- La certificazione PETA che attesta l’azienda essere 100% vegana.
Inoltre, non si possono ignorare i numerosi riconoscimenti che l’azienda ha avuto in merito alla circolarità e sostenibilità della sua filiera, come il suo essere annoverata tra le aziende leader dal Textile Exchange, organismo mondiale no-profit impegnato alla lotta al cambiamento climatico nell’industria tessile.
La Questione Sociale ed Economica di Stanley Stella
E’ lecito quindi chiedersi: sì ma, nel concreto, certificazioni a parte, quali sono le condizioni di lavoro di chi fa parte della filiera di questo Brand?
Domanda lecita perché, dati i prezzi mediamente superiori dei capi Stanley Stella, un conto sono gli attestati, un altro è sapere di star effettivamente contribuendo al benessere di un’intera comunità.
E questo benessere è dato dall’attenzione con cui l’azienda belga seleziona i propri partners in Bangladesh e in India. Partners che quindi devono aderire a quello che è il cosiddetto Codice di Condotta di Stanley Stella, volto a valorizzare diversi aspetti dei lavoratori quali:
- Elevati standard salariali
- Definizione dell’orario lavorativo
- Libertà di associazione
- Sicurezza sul lavoro
- Proibizione del lavoro minorile
Come Personalizzare un Capo Stanley Stella
Con tutto questo impegno su più livelli, ambientale e sociale, dell’azienda belga, sarebbe un peccato rovinare il tutto scegliendo la modalità di personalizzazione sbagliata. Partiamo dall’inizio, però: la scelta del capo.
Come sempre, sullo store di Burger Print potrete trovare un’ampia scelta di prodotti Stanley Stella, dalle magliette alle felpe, passando attraverso zaini e shoppers.
Da qui potete scegliere la tecnica di stampa che preferite per personalizzare il vostro capo: stampa DTG, stampa DTF, serigrafia, oppure, nel caso vogliate annullare del tutto l’utilizzo di inchiostri, il ricamo.
Senza dimenticare uno dei fattori principali per ridurre l’impatto ambientale del vostro ordine: ossia aumentare il numero di pezzi ordinati.